Thursday, October 25, 2012

 

Uxoricide and Arboricide

Michele Zarella, Il principe madrigalista Carlo Gesualdo, l'albero genealogico e la sua città, 2nd ed. (Avellino: Pro Loco, 1996), pp. 26-27 (translated):
Carlo fled from Naples and took refuge in the inaccessible and impregnable castle-fortress of Gesualdo...

On October 18, 1590, the day after it started, the trial was dismissed "by order of the Viceroy, because of the notoriety of the just cause by which Don Carlo Gesualdo, Prince of Venosa, was moved to kill his wife and the Duke of Andria." Only two witnesses were interrogated: Silvia Albana, Maria d'Avalos's lady's maid and Pietro Maliziale also called Bardotti, valet de chambre to Carlo Gesualdo. It was impossible to question Maria d'Avalos's most intimate lady's maid, Laura Scala, because after the night in question nothing more was known of her.

Carlo stayed at Gesualdo until until he had satisfied himself that the resentment of the d'Avalos and Carafa families had died down.

During this period, in order to feel safe from any attacks by hostile forces, to have a more open and spacious horizon, he is believed to have ordered the cutting of an entire forest of oak and firs which covered in green the hill overlooking the castle. All that did not restore the serenity now forever lost, because no witness is so terrible, no accuser so implacable as the conscience that dwells in every man's heart.
The Italian:
Carlo fuggì da Napoli e si rifugiò nell'inaccessibile ed inespugnabile castello-fortezza di Gesualdo...

Il 18 ottobre 1590, il giorno dopo la sua apertura, il processo venne archiviato "per ordine del Viceré stante la notorietà della causa giusta dalla quale fu mosso don Carlo Gesualdo Principe di Venosa ad ammazzare sua moglie e il duca d’Andria". Furono interrogati solo due testi: Silvia Albana «creata» di Maria d’Avalos e Pietro Maliziale detto Bardotti, guardarobiere di Carlo Gesualdo.

Non si potette interrogare la «creata» più intima di Maria d’Avalos Laura Scala perché di lei, da quella notte, non si seppe più nulla.

Carlo rimase a Gesualdo finché non si fu accertato che il risentimento delle famiglie dei d’Avalos e dei Carafa si fosse sedato.

In questo periodo, per sentirsi sicuro da eventuali attacchi di forze nemiche, per avere un orizzonte più libero e vasto, si ritiene che abbia ordinato il taglio di un intero bosco di querce e di abeti che ammantavano di verde la collina prospiciente il castello. Tutto ciò non gli restituì la serenità che oramai avrà perso per sempre, perché non c’è nessun testimone così terribile, nessun accusatore così implacabile come la coscienza che abita nel cuore di ogni uomo.
Thanks to Eric Thomson for drawing my attention to this passage and for help with the translation (remaining errors or infelicities are my own).

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